domenica 30 agosto 2009

..vi presento Luigi Cuoco!!!..

Oggi pubblico la mail di Luigi, che alla fine della sua lettera fa anche una proposta moooolto interessante...chi si fa avanti??? Buona lettura!!!

Che dire, dall'1985 al 1992 per ben 8 anni anche io sono stato Capopattuglia, Coordinatore e Direttore del Campeggio di Borca di Cadore;
ho conosciuto migliaia di ragazzi e centinaia di educatori, ho fatto decine e decine di programmazioni delle attività, ho visto e rivisto innumerevoli volte le griglie per i turni di lavoro, ho contato centinai di scarponi, gilet, pantaloncini, zaini, calzettoni, foulard (gialli rossi bianchi blu). ho contattato dolomiti bus per le gite i gestori dei rifugi per i pernottamenti l'ospedale per gli infortuni.Non ho vissuto solo questi dati statistici, ma ho percepito il calore di una carezza data ad un bambino che era lontano da casa, il concedersi oltre orario per il bene e il divertimento dei ragazzi, la forza di gioire assieme che dava una canzone cantata in coro, il sentirsi unici e nello stesso tempo i comunione con tutti, sentire di essere parte di una esperienza collettiva che avrebbe segnato la vita di ognuno dei partecipanti.
Proporrei per la prossima primavera, l'organizzazione di un incontro di tutti quelli che hanno partecipato a questa esperienza.

Ciao a presto!!!

giovedì 13 agosto 2009

..vi presento Anna Barbagallo, Rosario Cacciatore e Doriana Zannuccoli!!!..

Ciao a tutti...oggi vi lascio le testimonianze di Rosario, Anna e Doriana, che mi ha scritto ieri e mi ha mandato anche delle foto!!! Cominciamo con Rosario..
"Ciao,
mi chiamo Rosario Cacciatore sono nato nel 1981 ed ho frequentato le
colonie dell'eni circa 4 o 5 volte, colonia borca di cadore, colonia
prati di tivo e 2 o 3 volte il campeggio in capanne sempre a borca.
Devo dire che leggendo le storie degli altri e guardando le foto mi
sono alquanto commosso, era da tempo che cercavo di ritrovare,
quantomeno in foto, quelle fantastiche sensazioni, mi rivedo in tutte
le azioni abitudinali narrate dagli altri ragazzi, inoltre ho
riconosciuto un paio di volti nelle foto pubblicate, purtroppo adesso
lavoro all'estero e capito molto di rado in italia ma nonappena ne
avrò la possibilità ti manderò tutte le foto in mio possesso sperando
che qualcono si riconosca. Ti ringrazio perchè per un pomeriggo mi hai
fatto tornare bambino.Cordiali saluti
Rosario Cacciatore
Questa invece è la mail di Anna; "Ciao, sono Anna e anch'io come te ho partecipatato alla vita del campeggio eni negli anni 1971-72-73-74, in qualità di partecipante e non di assistente. Ricordo quei giorni con tanta nostalgia e mi piacerebbe poter scambiare qualche emozione con chi ha vissuto

questa indimenticabie esperienza fra le montagne domitiche. Non ho mai dimenticato la vita svolta all'interno del campeggio, dalle escursioni ai lavoretti. Ciao Anna".

Infine Doriana;

"Carissimi Eniani, un saluto a tutti.

Una domanda a bruciapelo:Che sfondo avete sul vostro desktop ?

Le mie colleghe non capivano la mia foto: un porto, ma non era una città italiana, una cupola dorata...Poi dovevo rivelare il mio passato da Eniana : quella foto era la città di Algeri !Uno dei miei amori ! Quando ho scoperto il vostro sito, l’ho letto tutto d’un fiato, però non conoscevo nessuno. Ma quanti anni sono passati? Poi leggendo attentamente qualche nome: Ida Erbetta, Matteo Fiore, Carla Petrone … questi li ho riconosciuti, meno male!Mi chiamo Doriana Zannuccoli e come figlia di dipendente Eni sono andata anch’io nei vari soggiorni da bambina.

A dire il vero, in seguito a uno scambio di uno scarpone al campeggio di Borca, sono ancora in contatto con la mia amica Fiorella.

Poi, da grande, dal 1976 al 1983 ho fatto parte della colonia di Cesenatico come assistente, poi CP al campeggio di Borca, coordinatrice a Cesenatico, direttrice al campeggio di Alfedena e infine ho concluso con l’Algeria.Sono andata a rivedere le cartoline e le foto. Quanti ricordi…La Damiani è diventata una persona di famiglia. Mi spiego meglio. Quando ci ritroviamo con gli amici e parliamo del nostro passato eniano (ho altre amiche che hanno fatto parte dei vari soggiorni), tutti sanno chi è la Damiani, Ferrari, Radaelli…

Anche i nostri figli. Quanti giochi ho imparato e quante ninne nanne ho cantato ai miei figli (tutte imparate all’ENI. Ve lo ricordate l’albergo del Faro a Pugnochiuso? Nel 1976 ho partecipato al corso organizzato dal CEMEA, il primo di una lunga serie. Poi i corsi li abbiamo organizzati noi, sempre con l’aiuto della Damiani.

Vorrei ricordare qualche episodio, ma ce ne sono tanti…Colonia Agip di Cesenatico: la mia prima esperienza. Mi ricordo ancora le trasferte in treno con i bambini, le borse gialle fuori dal finestrino per farci riconoscere dai genitori che aspettavano alla stazione. La meta più ambita era la Sicilia o la Sardegna perché si prendeva l’aereo. E poi la colonia: un refettorio pieno di bambini vocianti e affamati! E vi ricordate, Anna Rosa, Ines e Patrizia, quante stelle cadenti abbiamo visto dal terrazzo della direzione durante gli interturni?

Il campeggio di Borca lo ricordo pieno di profumi, di suoni e di canti. Vent fin vent du matin, vent qui souffle au bout des sapins… Con le CP ci siamo poi ritrovate tutte a Roma, la mia prima volta nella capitale,

Un caro ricordo di una persona che non c’è più. Siamo a Idice di San Lazzaro. Dovevamo fare un gioco sul riconoscimento vocale. C’era una sola persona che riconoscevi subito: il mitico Ernesto! La sua voce era inconfondibile. Con lui ho lavorato ad Alfedena e in Algeria.

Se c’era qualche inconveniente lui era sempre disponibile e tutti i ragazzi lo rispettavano.Un caro saluto alle mie CP e ai CP del campo maschile. Che belle le serate accanto al fuoco…Alida, Lina, Don Vincenzo e tutti gli altri. Dovrei fare una lunga lista di nomi.E la A112 blu? Quanti viaggi tra il campeggio e Alfedena .

E poi c’è stata l’Algeria (Boudouaou). Con Carla, Bruno (spero di non sbagliare nome) e poi con Patrizia e Ernesto.Di Algeri ho un bellissimo ricordo. Per ogni cosa, incontro, gioco, ecc. si traduceva prima in francese e poi in arabo. I ragazzi poi avevano imparato a comunicare anche se non conoscevano la lingua. Lavorare insieme aveva superato questa barriera,e la lingua non era un ostacolo ma un incentivo per creare qualcosa di unico. Con Patrizia ci sentiamo e ora parliamo di famiglia, figli, lavoro e anche della Damiani.Un abbraccio a tutti quelli che hanno condiviso con me queste bellissime esperienze di vita e alla prossima… Aspetto di risentire qualcuno. Un saluto particolare alla Damiani,

Ciao Doriana...Vi invio qualche cartolina dei soggiorni!!!"